venerdì, dicembre 09, 2016

10 dicembre GIORNATA DEI DIRITTI UMANI



  



    

GIORNATA DEI DIRITTI UMANI


L'articolo 2 della Costituzione italiana stabilisce che "la Repubblica riconosce e garantisce i diritti dell'uomo", sia come singolo sia come individuo nella società.

L'idea di fondo è che esistono dei diritti naturali, dei diritti, cioè, che appartengono per natura all'uomo e perciò precedono l'esistenza stessa dello Stato, che dunque non li crea, ma, appunto, li deve riconoscere e soprattutto garantire concretamente, specialmente attraverso le leggi ordinarie.

I diritti naturali, appartengono agli uomini non in quanto sono cittadini d'Italia, ma in quanto sono uomini.

Il riconoscimento è importantissimo perché obbliga la Repubblica Italiana a garantire a tutti, anche a coloro che non siano cittadini italiani, questi diritti fondamentali.

Sul piano politico e giuridico il riferimento fondamentale è certamente rappresentato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.




Tra questi esamineremo l’articolo 21 il diritto all’uomo di pensare e esprimersi….:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La libertà di pensiero è riconosciuta con ulteriori limiti tra i quali il rispetto del buon costume inteso come tutela del pudore sessuale tranne per ciò che concerne la scienza e l’arte (in questo caso rientra anche il diritto alla riservatezza).

La libertà di manifestare il proprio pensiero costituisce una pietra angolare di ogni sistema democratico, in quanto garantisce ad ognuno di esprimere le proprie opinioni

Il dovere alla difesa della patria può giustificare limitazioni alla libertà di pensiero, ad esempio attraverso l’apposizione "segreto militare" su notizie riguardanti la difesa nazionale o del segreto di Stato per la salvaguardia della Repubblica. Allo stesso modo è giustificato il segreto giudiziario, per garantire l’efficace andamento della giustizia e proteggere la reputazione degli imputati prima della condanna definitiva.



….e l’articolo 34 "la scuola è aperta a tutti"

L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i più alti livelli negli studi.

La repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie o altro, attribuito per concorso. Quindi  NON si può negare a nessuno il diritto all'istruzione.

Strettamente collegata al diritto all'istruzione è la libertà di insegnamento, nel senso che lo Stato ha il dovere di istituire, su tutto il territorio nazionale, scuole di ogni ordine e grado, a cui i cittadini hanno il diritto di accedere liberamente e senza discriminazioni: ogni individuo ha il diritto di ricevere un’istruzione a prescindere dalle proprie condizioni socio-economiche.



VETTORELLO ALICE 1B

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