venerdì, settembre 24, 2010

ciao Sergio


Dove sei Sergio Freeman?
Eccolo, è arrivato alla fine del suo gioco, ha vinto lui come sempre….o forse ha lasciato a Lei l’ultima mossa, per regalarLe l’illusione di essere più forte di lui.

Sorriderà di tutto questo con il sorriso astuto di quello che il gioco lo conosce fin dall’inizio.

Sorriderà di noi e di questo scritto.

Il suo sorriso sarà per noi la guida

TAKE CARE

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Sergio,

per l'amore dimostrato alle nuove generazioni e per il coraggio dato a tutti i colleghi!

Davide ha detto...

Arrivederci, Professore, ricordo bene quello che ha fatto per me, e sono convinto che molti degli sforzi che ha seminato in noi debbano ancora fiorire e dare frutti.
La moltitudine dei bei ricordi si affolla dietro agli occhi e crede di poter fuggire così, facilmente, ma il segno perenne che Lei ha lasciato in questo mondo richiama alla memoria la Sua vita, e il Suo valore. Grazie di tutto.
"So long as men can breathe, or eyes can see, / so long lives this, and this gives life to thee."

Anonimo ha detto...

Forse non è stato uno dei migliori professori di inglesi, forse aveva dei modi un po' bizzarri e viveva in un mondo tutto suo, o forse era troppo avanti perchè noi potssimo capirlo e riuscire ad apprezzarlo completamente...

Ciò non toglie che è stato sicuramente un grande maestro di vita come ben pochi al giorno d'oggi riescono ad esserlo...

Grazie Sergio!

Riccardo ha detto...

Arrivederci Professore, grazie per quello che mi ha lasciato!spero che quando ci rincontreremo mi concederà una bella rivincita a scacchi!

Anonimo ha detto...

Pensando a Lei in questi giorni, da quando ho saputo, mi sono ripassati davanti agli occhi moltissimi momenti passati con Lei, durante le lezioni e non. Le devo, come penso tanti altri, molto di quanto so e sono: Lei per me è stato un Maestro (e la "M" non è maiuscola per caso).
Ricordo bene, come se fosse ieri, quanta passione metteva nel Suo lavoro con noi ragazzi e io da Lei ho imparato quanto più ho potuto! Le devo gran parte della mia formazione linguistica e, cosa che più importa, personale.
Pensando a Lei, gli scacchi non possono non saltare alla mente (conservo ancora la scacchiera che mi ha regalato ormai quasi dieci anni fa e la uso regolarmente), e in questi giorni ho iniziato immaginarLa così ora, come il cavaliere di Ingmar Bergman in "L'ultimo sigillo":
http://www.youtube.com/watch?v=OY5jFPPONTQ&feature=related
Cos'altro dire? Mi piacerebbe avere la capacità di esprimere quello che provo davvero a parole o di dedicarLe una poesia, ma non mi è possibile, non ci riesco, non sono bravo in queste cose. Posso solo dire "Grazie" infinite volte, che non sono comunque sufficienti, e continuare a ricordarLa per come l'ho conosciuta io, il Professor Sergio Pavia, che mi ha insegnato infinite cose, tra le quali la passione per le lingue, per la lettura e per gli scacchi e molto altro ancora, tutte cose che tutt'ora, anche se i miei studi e la mia vita mi ha portato altrove, su altre vie, amo profondamente!

Arrivederci Professore, arrivederci (mi permetto di dire) amico mio...

Michele Giuliani

Anonimo ha detto...

vedendo la Sua foto, non ci ho pensato, o forse non ci volevo pensare...poi ho capito e ho pensato alla sua espressione scanzonata, al suo cappello, alla sua ironica pazienza, a LUI. allora ho detto una preghiera e..ho sorriso.PERCHE' LO VOGLIO RICORDARE COSI'!
Arrivederci Prof!
Monica Natale - corso D - 1984

Unknown ha detto...

Quando ho letto il messaggio non riuscivo quasi a crederci.
E' davvero morto un grande uomo, un professore come mai più ne esisteranno. E' stato ben più di un professore, è stato un maestro di vita vissuta.
Il mio unico rimpianto è stato di non poter partecipare al funerale per darle l'ultimo saluto e vedere un'ultima volta il suo volto che nei miei ricordi resterà sempre con il sorriso di che ne sa una più del diavolo.
Ci mancherà prof.
Mattia Zorzoli

Anonimo ha detto...

Leggo le righe di Carla e.. le rileggo, per essere sicura di aver capito bene. Ed è un immediato tuffo nel passato, la mia mente viaggia all'indietro, fino ai primi anni '90. I miei compagni, la sezione D, i miei professori.. Rivedo nella mente nitidamente tutti i volti. E focalizzo l'attenzione su di lui, lo sguardo scaltro dietro agli occhiali, il suo cappello, il suo sorriso da furbo, la sua erre..

Conservo i tuoi insegnamenti, Sergio. In quegli anni, per me difficili, hai contribuito in parte alla mia serenità, e te ne sono grata.

Ciao Sergio, continueremo quella nostra sfida a chi conosce più stati americani, un giorno.

Marcella - classe 1982, sez.D Bramante

Davide ha detto...

Diceva che avevo sempre la risposta pronta... mi ha messo davanti a una situazione che non lascia spazio a risposte. Aveva un cervello sovraumano ma usava più di tutto il cuore. La sua passione più grande era appassionarsi e appassionare, non importava che si trattasse di lingue straniere (grammatiche e letterature), dama o scacchi, politica, filosofia o musica: qualunque cosa facesse lo interessava massimamente, gli riusciva benissimo e la sapeva insegnare. Una vita di apprendimento continuo, che lo ha portato a una cultura inimmaginabile, ma una vita spesa interamente per l'insegnamento, una vita di comunicazione e attenzione agli altri. I suoi amici, colleghi e studenti l'hanno voluto ricordare oggi in una cerimonia toccante, che, sì, ha ravvivato il ricordo del dolore, ma ci ha anche fatto comprendere meglio la fortuna di averlo potuto conoscere. Sergio Ambrogio Pavia, professore ottimo e ottimo uomo.
Davide Testa - sezione D Bramante - classe 1993