“Nuovo
attacco terroristico… gli scontri continuano… rispondiamo al fuoco…”
Questo è ciò
che ogni giorno sentiamo in televisione o alla radio insieme alle notizie
sportive o a quelle riguardanti le star o altre cose che preferiamo agli
scontri armati.
Perché è
sicuramente più interessante l’uscita di un nuovo film, piuttosto che lo
scoppio di una guerra.
I volontari
della Caritas, un’associazione che non solo aiuta migliaia di persone, ma dona
speranza a chi non ne ha più e a chi ha paura del mondo che lo stesso essere
umano si è costruito, sono entrati nella nostra classe e ci hanno chiesto
CHE COS’E’
LA PACE ….MA COS’E’?
Sicuramente
preferiamo definire la guerra, perché siamo più abituati a parlare di ciò che è
sbagliato, del male invece che del bene, per questo le guerre piacciono e sono
un interessante argomento di conversazione.
E’ davvero
“divertente” trovare un motivo per provocare del male ai danni di milioni di
persone – vedere che perdono tutto: la casa, gli affetti, la dignità…. –
vederli rimanere soli senza più nulla a cui aggrapparsi - … è meraviglioso!!!
- E quanto fa ridere l’immagine di un
ragazzino che vede la madre morire nelle fiamme…
Come sarebbe
noioso il mondo se fossimo tutti uguali, ricchi uguali, poveri uguali, uguali
nelle culture e nelle religioni.
E’ invece
ovvio che se in Giappone arriva un Africano, quest’ultimo avrà meno diritti.
O se un
gruppo di ragazzi italiani e marocchini danneggia un monumento in Italia, gli
Italiani verranno lasciati liberi e i Marocchini saranno arrestati.
Mi sembra
più che giusto, in fondo, se il colore della pelle, la forma degli occhi, la
lingua sono differenti, bisogna che lo siano anche i diritti.
Pensandoci
bene, però, non esistono due persone perfettamente uguali, quindi anche due
individui dello stesso Stato, della stessa età, che hanno commesso lo stesso
reato, devono essere giudicati in modo diverso: tu coi capelli lunghi libero e
tu con lo smalto … pena di morte! Correttissimo!
Pensiamo
alla Corea del Nord e alla Corea del Sud: si scontrano così spesso che possiamo
anche lasciarli perdere. Che si facciano pure la guerra, intanto noi siamo
dall’altra parte del mondo. L’importante è che il rumore delle bombe non ci
disturbi la notte.
Se sono
guerre civili le cose vanno anche meglio
Due fratelli
che si picchiano sono la copia di milioni di persone che si uccidono tra loro:
qualche livido e qualche morto sono la stessa cosa.
MA PERCHE’
SI UCCIDONO?
Perché son
diversi, perché vogliono occupare spazio, perché vogliono più denaro, ma non è
così importante la motivazione, basta che si uccidano.
Se le fiamme
arrivano a bruciare le nuvole, i carri armati a spaventare la luna, i
giocattoli si trasformano in fucili veri … ecco che l’idea di mondo perfetto
che tutti sognavamo si è finalmente realizzata.
E LA PACE?
ANCORA NON NE HO PARLATO!
La pace è
disgustosa, tutti sono felici, tutti vanno d’accordo, sono tutti uguali …
NON E’ FATTA
PER NOI UMANI
In pace i
diritti e i doveri sono uguali per tutti, nessuno pretende che il colore della
pelle faccia la differenza!
La diversità
è misurata sulla forza: e come si fa a stabilire chi è il più forte? Semplice
non resta che combattere! E’ la guerra la soluzione per ogni problema, perché
se muoiono le persone più deboli, vengono eliminate dalla Terra e, quelle tra
loro che rimangono, diventano sempre più deboli, così devono essere uccise
anche loro e poi i loro discendenti, finchè non rimarrà che un uomo solo!
Sarà
quelll’uomo la salvezza del mondo, il simbolo della forza … ma quando si
accorgerà di essere rimasto solo si dispererà
PERCHE’
TUTTO CIO’ CHE HO SCRITTO VA LETTO AL CONTRARIO!
ELENA
BUZDUC 2D
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