giovedì, gennaio 26, 2012
Per ricordare all' uomo la cattiveria e le brutalità che sono state compiute
Quando ci dicono : LA GIORNATA DELLA MEMORIA, tutti pensiamo subito agli Ebrei, ai Tedeschi, ai fascisti...... e a un mondo lontano.
Ma anche qua a Vigevano, sapete, le cose non andavano molto bene …...
Vigevano era piena di fascisti: erano ovunque!!! Sorvegliavano ogni zona.
Il signor Natale aveva 20 anni e abitava alla Sforzesca (faceva il sapone), quando qui in italia è scoppiata la guerra.
Ha saputo che è scoppiata la guerra alla radio.
Natale era già stato convocato per la visita militare ed era stato giudicato rivedibile. Ma dopo il primo anno di guerra, è stato comunque richiamato alle armi.
In questo periodo anche alcune donne facevano i militari.
Prima che lo chiamassero in guerra, Natale ha detto che lui veniva a Vigevano, in bicicletta, per comprare i materiali per fare il sapone e il cibo. Doveva però farlo di nascosto, per non farsi vedere dai fascisti che si potevano riconoscere perchè avevano un cappellino buffo e dei pantaloni molto larghi. Infatti i fascisti controllavano tutto quello che veniva venduto, le merci comprate di nascosto erano di contrabbando e chi le portava poteva essere imprigionato.
Lui e la signora Piera abitavano in una casa, al secondo piano. Allora Natale aveva pensato di lasciare una corda legata al letto così se i fascisti salivano per le scale lui scendeva con la corda dalla finestra.
Alla Sforzesca, nel cortile del marchese, che sarebbe il cortile di fianco alla chiesa, c'era un campo recintato con i militari che non erano fascisti ed erano stati imprigionati.
Il capo dei fascisti di Vigevano aveva la “ base” alla VILLA RONCHI.
I fascisti sparavano dal campanile della chiesa del Crocifisso,
che è alla fine della via dei Mulini.
Nel 1944 i partigiani hanno fatto esplodere il treno che portava i fascisti .
Il signor Peppino, fratello di Natale è andato a socorrere i feriti.
Stava portando un fascista sull'ambulanza quando il fascista ha tirato fuori un coltello e ha cercato di ucciderlo, ma per fortuna non ce l'ha fatta.
Alla fine della guerra ha detto che c'era lavoro per tutti perchè le bombe di fascisti e partigiani avevano distrutto molti palazzi di Vigevano, tra cui anche la stazione.
Il signor Natale conclude l'intervista dicendo: “ In quel periodo tutti avevamo paura perchè ogni cosa, anche la più ovvia, era pericolosa.”Alessia Ruzza I D
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