FUORI E DENTRO DI ME: QUESTO È IL MIO RIFUGIO
Quando penso al termine rifugio...
penso ad una specie di fuga: mi viene subito in mente di andare via da questa
noiosissima città, con le macchine, i rumori delle vie e degli stradoni e,
soprattutto via dall'inquinamento. Ecco. Allora penso di sfrecciare verso un
posto tranquillo, un posto dove io possa trovare pace e rilassarmi.
Una delle cose che adoro fare di più
è sdraiarmi su prati immensi, prati verdi acceso… e ascoltare ad occhi chiusi
il dialogo degli uccelli, inconsapevoli di essere ascoltati o, ancora,
immaginare o pensare in un mondo tutto mio ciò che mi passa per la testa! Un
mondo all’interno del quale nessuno è autorizzato ad entrare: in quel mondo
esisto solo io. Valentina. Punto e basta!
L’ambiente che ci circonda, ciò che
tutti chiamano semplicemente “natura” è per me qualcosa di straordinario.
Persino un temporale, con le sue luci, lampi e rumori improvvisi, costituisce
per me un’occasione: posso osservarlo, sentirlo e poi raffigurarlo su un
foglio. Un foglio che prima era bianco e poi si riempie di straordinario. Sì,
perché da lì può uscire qualsiasi cosa: ne può nascere qualcosa di semplice,
con tratti leggeri e radi o posso tirarne fuori qualcosa di più elaborato. È
sufficiente che io mi lasci trasportare dalla miriade di sfumature che la mia
memoria ha catturato guardando il cielo.
Ma non è finita qui: adoro saltare in
sella alla mia bici e inoltrarmi nei piccoli sentieri sterrati dove posso
incontrare diversi animali: piccole volpi, lepri e, vicino ai fossati, anche
rumorose rane.
Una volta, durante uno dei miei giri
vagabondi, mi è persino capitato di vedere una nutria attraversare un piccolo
canale con la sua cucciolata: è stata un’esperienza incredibile per me
constatare la cura che la madre ha dimostrato nello spostarsi, assicurandosi di
non perdere nemmeno un cucciolo. Dettaglio irrilevante per altre persone. Ma
non per me, che mi nutro di osservazione. Una volta, al mare, alloggiando in un
albergo, mi capitò di cogliere uno spettacolo meraviglioso: dal ridotto
balconcino uno spiraglio di pochi centimetri mi permetteva di vedere il mare
con il suo immenso orizzonte. La tentazione che ne seguì fu inevitabile: per
l’indomani puntai la sveglia alle cinque, mi svegliai, aprii la finestra e vidi
l'alba, con colori che dal blu intenso della notte si diradavano sempre di più,
mischiandosi a tonalità tra l’arancione e il giallo: conservo ancora oggi le
foto che scattai per l’occasione.
Mi piace la montagna, perché lì posso
trovare colori (come il verde dei cespugli, gli accesi colori dei fiori e molto
altro) che in città non trovo. Guardare un campo di girasoli… mi colora la
giornata, anche nei momenti più tristi. Cogliere le varie gradazioni cromatiche
di un fiore per me ha una forza così grande, che potrebbe anche farmi tornare
il sorriso. Così come aspirarne il profumo, mai uguale tra le diverse specie.
Questo li rende speciali.
Per me è facile rendermi conto di
questi doni importanti e così fatico a capire il perché di molte cose. Ho
domande senza risposta che mi affollano nella mente! Perché l’uomo si ostina a
sfruttare l’ambiente nel modo sbagliato? Perché disboscano foreste e boschi?
Perché inquinano gli oceani con migliaia di materiali di plastica, carta, vetro
e chissà cos’altro?
Alle volte sono assalita dalla
tristezza, perché ho ancora una domanda dentro di me: quando sarò cresciuta o
tra trenta anni, potrò ripercorrere i miei sentieri sterrati?
Il
rispetto del nostro pianeta, l’idea di non sprecarne le risorse necessarie, la
volontà di mantenerlo sano e pulito però dovrebbe toccare tutti. Io ne sento il
bisogno, perché è questo il mio rifugio… e essere senza rifugio, significa
essere senza riparo.
CONGRATULAZIONI VALENTINA
UN RACCONTO BELLISSIMO
" HAI TRASFORMATO UN FOGLIO BIANCO IN QUALCOSA DI STRAORDINARIO"
HAI DIMOSTRATO CHE LA FELICITA' PUOI TROVARLA NELLE GRANDI MANIFESTAZIONI DELLA NATURA .
CI HAI FATTO RIFLETTERE SULL'IMPORTANZA DEL RISPETTO DELL'AMBIENTE
"SENZA RIFUGIO SIAMO SENZA RIPARO"
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