29 gennaio – CAVALLERIZZA DEL CASTELLO – VIGEVANO
Inizia alle 9,30 la giornata dedicata alla Memoria.
Sono presenti tutte le scuole Superiori di primo e secondo
grado della nostra città.
Come ogni anno le scuole medie presentano il lavoro svolto
da alcune classi o gruppi musicali per rievocare e celebrare l’olocausto
attraverso la storia e le storie dei sopravvissuti.
I gruppi musicali presentano pezzi famosi sulla Shoah, il
Sindaco ringrazia i partecipanti con queste parole “ il passato non va dimenticato
per poter guardare al futuro”
Il momento più emozionante è sempre quello delle
testimonianze.
Quest’anno le persone sono due, marito e moglie, i coniugi
Foà
Parla lei per prima – premette che si ritiene una persona
fortunata e racconta la sua storia:
“Nel ’38 le leggi razziali prevedevano il licenziamento
dalle cariche pubbliche degli Ebrei, suo padre subì quella sorte e dovettero
cercare rifugio presso un amico che riuscì a proteggerli fino al trasferimento
a Bologna, poi a Como, fino in Svizzera attraverso le Alpi.
Successivamente tra nuove difficoltà e pericoli, vengono
richiamati in Italia, dove vennero ancora aiutati dall’amico del padre che dopo
la guerra ebbe l’onorificenza ebraica dei Giusti tra le Nazioni, una speciale
medaglia con un certificato d’onore e il privilegio di vedere il proprio nome
aggiunto agli altri presenti nel GIARDINO
DEI GIUSTI a Gerusalemme.
Poi parla Dario, il marito, che nel ’38 viveva a Napoli
quando venne emanato il decreto di escludere i ragazzi ebrei dalle scuole.
Privati del diritto di studiare, potevano solo avere lezioni private in
famiglia. I più piccoli potevano frequentare in classi speciali dove venivano
esclusi da ogni attività di gruppo, persino dai giochi.
Appena finita la guerra nessuno più parlò di questa classe
speciale, finchè nel 1989 vennero scoperti dei documenti che ne attestavano l’esistenza. Quel giorno
Dario decise che avrebbe raccontato la sua esperienza, perché tutti dovevano
sapere.
La commemorazione è terminata con il racconto dei ragazzi
delle Superiori che lo scorso anno hanno vinto il Concorso sulla Shoah
meritando un viaggio premio. Hanno ricordato in particolare la visita al
Binario 21 dove gli Ebrei venivano raccolti e caricati sui vagoni che li
avrebbero portati nei Campi di sterminio.
E quanti sentirono le voci di quegli uomini disperati e
soffocarono nell’ INDIFFERENZA le loro testimonianze?
Ambra Muntoni e Maja
Pugliese