In occasione della giornata della Memoria, abbiamo assistito
alla proiezione del film “Storia di una ladra di libri” .
Questo film è molto bello…la storia si svolge in Germania:
parla di una bambina, che deve essere adottata perché la madre è una comunista,
quindi, i nazisti la vogliono uccidere. Per salvare i suoi figli decide di
farli adottare da una famiglia senza figli. Durante il viaggio il fratellino di
Liesel viene “portato via” dalla morte (il narratore). Arrivata da questa
famiglia Liesel conosce Rudy un bambino vicino di casa che si innamora di
lei al primo sguardo.
Tra i due ragazzi nasce un' amicizia.
Quando Hitler inizia a perseguitare gli ebrei, Liesel e la sua
famiglia decisero di ospitare in gran segreto Max, un ragazzo, il cui padre,
durante la guerra, aveva dato la vita per salvare Hans, il padre della ragazza.
Max e Liesel divennero ottimi amici. Ogni giorno Liesel
raccontava a Max il tempo meteorologico.
A Natale Max regalò un diario a Liesel dove poteva scrivere
tutti i suoi pensieri.
Passarono i mesi, arrivò la guerra, molti uomini furono chiamati a
combattere in
Inghilterra, tra questi venne chiamato alle armi anche Hans.
Hans tornò a casa sano e salvo. Quella stessa notte la morte
decise di portare con sé alcune anime, vennero lanciate alcune bombe
sulla strada del Paradiso dove abitavano Leisel e la sua famiglia .
L'unica sopravvissuta fu Leisel, persino Rudy morì fra le braccia di Leisel
mentre le stava parlando.
In quel momento di disperazione Leisel svenne e, al suo risveglio,
trovò la moglie del borgomastro che la consolò.
Due anni dopo Leisel ricevette una visita inaspettata da parte di
Max.
Liesel andò a vivere in America, dove morì all'età di
novant'anni.
Le scene più commoventi sono per me due: la scena in cui Hans
torna dopo la guerra e il bacio tra Leisel e Rudy.
Questo film insegna molto, racconta una vicenda drammatica ed
educativa.
E' una storia che ti conquista il cuore.
Beatrice
Diotis Simonetta
Penso che il film STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI sia molto dettagliato, preciso,
commovente, ma che, allo stesso tempo, diverte chi lo guarda! La storia parla
di una bambina che viene adottata all’età di 12 anni, un’età molto fragile per
allontanarsi dai propri genitori. Doveva essere adottata con il suo fratellino
più piccolo, che però muore durante il viaggio per andare dai genitori
adottivi. La bambina è sconvolta e non parla con nessuno…Scopre che di lì a
poco dovrà vivere con una mamma e un papà di mezza età, e quando li vede per la
prima volta, capisce subito come sono fatti: il papà, buono, calmo e generoso,
la mamma un po’ il contrario, severa e giudiziosa, ma che, col passare del
tempo, si rivela dolce e dal cuor gentile.
Il film è ambientato nel 1939, anno
in cui si era in guerra contro i nazisti.
Adoro questa storia, perché mi è sembrata molto divertente, ma con un
grande significato. Dobbiamo tutti noi pensare ai milioni di persone (ebrei,
comunisti ecc.) che, a causa di una sola persona e dei suoi alleati, sono morti
e, ogni volta che vediamo passare delle nuvole in cielo, dobbiamo pensare alle
milioni di persone che sono sparite come se fossero soltanto oggetti o cose che
al mondo non servono…
Ecco qual è il mio pensiero su questo
film:
tutti noi siamo tenuti a rispettare i più
deboli o le persone con una cultura diversa dalla nostra.
Letizia
Iavarone
Il film ” Storia di una ladra di libri” è ambientata nella Germania della
Seconda Guerra Mondiale. Protagonista è la giovane Liesel Meminger, ragazza che
viene adottata da Hans e Rosa Huberman. La giovane viene derisa perché
non sa né leggere e nè scrivere, ma ella ama follemente i libri che, con
l’aiuto di Hans, impara a collezionare, a leggere e a scrivere. Nel film viene
descritta in modo preciso la persecuzione nazista del popolo ebreo e di chi offriva
loro aiuto. Durante l’olocausto vanivano perseguitati non solo gli ebrei , ma
anche i comunisti, i malati di mente ,i polacchi e tutti coloro che non si
sottoposero alle indicazioni di Hitler, coltivando la libertà di opinione .
Secondo me è fondamentale , nei momenti di crisi , riscoprire il
valore dell’ amicizia e della famiglia, come la protagonista. Lisiel è
coraggiosa e determinata quanto un adulto nel difendere i suoi ideali. La
guerra rappresenta sempre un evento pericoloso e avverso a qualsiasi
libertà d’azione. Infatti non mi sono stupito che l’ultimo
pensiero della famiglia adottiva durante il bombardamento era per Liesel.
Il film rappresenta ciò che ogni uomo non deve mai dimenticare verso il
prossimo ,cioè l’amore e la tolleranza.
Benzoni
Daniele
Io penso che il film che abbiamo visto serva per farci capire che nella
vita non bisogna essere razzisti, ma bisogna cercare in tutti i modi di
essere gentili con il prossimo. Questo film racconta di una ragazzina che
viene abbandonata dalla mamma ed adottata da una famiglia tedesca. Liesel, la
ragazzina protagonista, non sa leggere, ma ama molto i libri. Con il tempo
impara a leggere grazie ad Hans, il padre adottivo. La famiglia ospita un
amico, Max, che, essendo ebreo, è costretto a scappare perché perseguitato dai
nazisti. La città in cui vivono viene bombardata… tutti muoiono tranne Liesel
che ritrova il suo amico Max e insieme vivono felici.
A volte le persone hanno atteggiamenti cattivi e feriscono le persone senza
nemmeno rendersene conto. Mi è capitato di provare sulla mia pelle queste
sensazioni semplicemente per il fatto che il colore della mia pelle è diverso
dal loro. Io credo che una persona va conosciuta e apprezzata per le qualità,
le doti, ma anche per i difetti che possiede: semplicemente così com’è.
Renata Konan