Oggi al teatro Cagnoni "
Branco di scuola": uno spettacolo incisivo ed ironico
UNA SEMPLICE STORIA DI BULLISMO
Un attore al centro dello spazio scenico.
Una sedia con rotelle in grado di navigare in uno spazio vuoto da riempire con l’immaginazione.
Una dimensione narrativa intima che racconta una storia.
Una narrazione che nasce dall’efficacia comunicativa della teatralità, dall’uso della voce e della gestualità.
Capitoli che diventano scene.
Situazioni narrate che prendono forma nelle caratterizzazioni teatrali e acquistano leggerezza attraverso l’irrinunciabile ironia.
È la storia di un fratello e una sorella che, in maniera diversa, sono stretti nella morsa del bullismo reale e discriminante, che vede nel più debole una preda da aggredire, un bullismo costante e latente e, a volte, apparentemente innocuo ma psicologicamente devastante.
Il racconto, come indica il sottotitolo “una semplice storia di bullismo”, non riconduce a fatti clamorosi di spettacolari vandalismi, né di violenze degne di stuntmen cinematografici.
La storia narra, con un linguaggio contemporaneo ironico e, a tratti comico, di un tradimento intimo e di un disagio crescente, perpetrato, in modo costante e latente, tra i ragazzi di un liceo.
Fatti che, lontani dai clamori del richiamo mediatico, minano, in primis, la dignità umana.